sabato 21 febbraio 2009

Un viaggio da ricordare...

In quest'anno di scuola ci è stata data l'opportunità di partecipare ad un viaggio speciale, chiamato "Treno della Memoria", che consiste nel visitare i campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau.
Dopo 26 ore in treno e le varie collocazioni, siamo andati a visitare i famosi campi di sterminio che durante la seconda guerra mondiale hanno visto morire all'interno delle loro mura migliaia e migliaia di persone innocenti.
Appena si varca l'ingresso che mostra la scritta ARBEIT MACHT FREI (IL LAVORO RENDE LIBERI), ci si sente in uno stato d'animo molto "strano", raccoglimento e memoria verso coloro che perdevano la vita pensando di andare in un luogo "sicuro".
Non si può spiegare neanche in 1000 righe ciò che abbiamo visto: migliaia di occhiali d'epoca, protesi, chili e chili di capelli maschili e femminili, valigie, foto personali; tutto ciò che una persona poteva avere di più prezioso e indispensabile.
Bagni in comune, letti scomodi, i forni crematori: dopo essere stati annientati attraverso veleno in pillole, ogni cadavere veniva bruciato nei forni crematori per poi esser sparso in aria.

Cause di tutto ciò?
L'odio che un uomo può provare per un suo "fratello" che è diverso da noi per motivi di razza e religione; odio che ha portato alla morte 2 milioni di essere umani fra cui omosessuali, disabili e oppositori politici, che pensavano di lavorare per un futuro migliore, una "libertà" , ma venivano uccisi al massimo dopo 1 mese…
Questa visita ci ha portato a riflettere su vari argomenti, principalmente la malvagità "organizzata" che un uomo ha potuto raggiungere distruggendo persone innocenti, bambini inclusi.
Pesa moltissimo pensare che pochissime persone hanno pagato per ciò che hanno commesso:una punizione adeguata non ci potrà mai essere né tantomeno metterla in atto, ma c'è solo la "speranza" che non accada mai più qualcosa di così malvagio.

Raccomando vivamente a tutti di andare a ripetere questa fantastica esperienza, perché non si può dimenticare ciò che è successo ai nostri simili; ci si sente il bisogno di vedere dal vivo la storia recente che studiamo a scuola spesso neanche immaginando quanto tragico possa essere entrare in quei luoghi e uscirne… COME SE NON FOSSE SUCCESSO NIENTE