Con gli altri compagni dopo aver accantonate le cartelle in una torretta o in un pagliaio (con il pericolo che alla fine della giornata non ci ricordassimo più il posto), prendevamo la via dei campi come cani sfrenati, correvamo come pazzi, ci arrampicavamo sugli alberi a mangiare frutta a crepapelle. Dopo facevamo certe cacate robuste, abbondanti, a migliaia subito si posavano le mosche, mosche grigie, mosconi, mosche violette, e per scacciarle buttavamo sassi che sprofondavano dentro. Col sole le cacate seccavano talmente che sembravano pietre. Cacate massicce che godevi a guardartele, che ti veniva il gusto a farle, e ti mettevano una allegria di vivere.
Tommaso Di Ciaula - Tuta Blu
Le temps perdu Devant la porte de l'usine le travailleur soudain s'arrête le beau temps l'a tiré par la veste et comme il se retourne et regarde le soleil tout rouge tout rond souriant dans son ciel de plomb il cligne de l'oeil familièrement Dis donc camarade Soleil tu ne trouves pas que c´est plutot con de donner une journée pareille à un patron? | Tempo perso Davanti alla porta dell'officina l'operaio s'arresta di scatto il bel tempo l'ha tirato per la giacca e come egli si volta e osserva il sole tutto rosso tutto tondo sorridente nel suo cielo di piombo e strizza l'occhio familiarmente Su dimmi compagno Sole forse non trovi che è piuttosto una coglionata offrire una simile giornata a un padrone? |
Jacques Prévert